RIVA CULT
Passando tra i tavolini di alcuni bar di Riva del Garda, troppo spesso si sente dire “Che noia! A Riva non c’è mai niente di interessante da fare! Che noia!” Siamo sicuri che sia effettivamente così? Cosa manca a Riva del Garda di stimolante? Forse manca in primis lo spirito e l’iniziativa di alcuni Rivani. Poi mancano alcune strutture: il cinema e il teatro, ad esempio. E’ arrivato il tempo di risolvere queste due lacune tremende per la crescita culturale della nostra città. E’ arrivato il momento per chiarire una volta per tutte che il cinema e il teatro a Riva, nella Busa, devono esserci per definire Riva una città. Occorre un patto nella città per favorire gli investimenti privati per ridare alla città e a tutta la Busa una sala cinematografica degna di questo nome, moderna e corredata di tutti i comfort moderni. I privati vanno stimolati ad investire, non basta più aspettare.
Per quanto riguarda il teatro, la via è segnata: l’intera Busa merita una struttura dove poter ospitare rappresentazioni di livello nazionale. Solo il dialogo e l’accordo con Arco può dirimere la questione rispetto alla localizzazione della struttura. Di conseguenza Riva del Garda sarà tenuta a valorizzare i propri spazi disponibili in funzione alle necessità della città stessa.
Riva del Garda è una città viva perchè piena di occasioni culturali: dai grandi eventi internazionali alle piccole occasioni di crescita legate alle nostre tradizioni. Bisogna, però, anche qui, fare di più: facilitare l’iniziativa di gruppi di cittadini appassionati, coordinando le attività con le strutture pubbliche, museo e biblioteca in primis. La biblioteca, nella sua posizione strategica, adiacente a Palazzo Lutti- Salvadori, prossimo centro di riferimento per le associazioni rivane, deve continuare il suo ruolo di riferimento per la produzione di eventi culturali sul territorio rivano. La biblioteca deve essere e rimanere il punto di riferimento per giovani e anziani in cerca di approfondimenti culturali: un investimento sui nuovi media diventa perciò interessante nella prospettiva di una sempre maggior fruibilità dei contenuti.
Il museo, il MAG Museo dell’Alto Garda, sta già compiendo il suo percorso per diventare elemento di coordinamento delle attività culturali a livello di Comunità. Continuare su questa strada, considerando anche che dovremmo essere in grado di mettere ancora più in correlazione la nostra struttura con il MUSE e il MART anche in una prospettiva sinergica che possa offrire a residenti ed ospiti manifestazioni sempre di livello eccellente. Il MAG è e sarà il fulcro di ragionamenti di vallata.
Puntare sulla musica e sulla cultura della musica: spazi e tempi congrui per esibirsi e scuole dove imparare, sono gli strumenti necessari. Va così ribadite la fiducia nei confronti della SMAG, Scuola Musicale dell’Alto Garda, come elemento sovracomunale che amplifica la portata degli investimenti rivani in tal senso. E al contempo va ribadita la necessità di supportare fattivamente, sia con risorse del territorio, sia ricercando ogni tipo di supporto, MusicaRivaFestival come elemento di eccellenza culturale che trova in Riva del Garda la sua collocazione storica e naturale.
Interventi e contributi, che non possono che essere mirati su progettualità solide! Il Comune deve essere trasparente anche in questo, adottando un regolamento chiaro e preciso che eviti dubbi o fraintendimenti di sorta.
Una città viva culturalmente è, quindi, una città che si può vendere meglio. Investire sulla cultura è, quindi, investire sullo sviluppo di Riva del Garda.

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