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RIVA RES PUBLICA

 

Riva del Garda è da sempre un laboratorio per la politica. Da qui sono partiti importanti percorsi nel passato che poi hanno trovato sbocchi anche a livello provinciale e oltre. A Riva la passione per la politica non ha mai abbandonato i propri cittadini: la voglia di confrontarsi, di dire la propria, di far valere le proprie idee. Queste sono caratteristiche che si ritrovano nella storia della città, ma che si scontrano con la difficile congiuntura attuale. Oggi la politica è vista con accezione negativa e la gente tende a starne lontana. Il fatto che Riva del Garda risulti ormai troppo di frequente come la comunità con il più alto astensionismo alle diverse tornate elettorali è un fenomeno che deve preoccupare.

 

Non c’è futuro se i cittadini non si sentono parte della vita pubblica della città. Non c’è futuro se non si riportano i cittadini a stretto contatto con le istituzioni.Va definita un’agenda per Riva del Garda e il suo sviluppo socio-economico, con la formulazione di un documento in prospettiva 2020, preferibilmente d'intesa con il resto del territorio nel contesto di un'alleanza con la Comunità di Valle.

 

Il recupero della credibilità della politica passa dall’applicazione di prassi trasparenti e chiare, soprattutto nelle scelte. Vanno attuate politiche di contenimento complessivo della spesa, secondo un principio di priorità e verifica periodica del costo complessivo delle consulenze in ogni ambito, e analisi dei criteri di assegnazione tenendo conto della disciplina vigente. Sarà assegnata la priorità ai fornitori locali, sulla base del principio del "chilometri zero".

 

Ogni opera pubblica significativa andrà valutata e calibrata (se superiore a un importo di 100 000,00 euro), con l'impostazione perentoria da parte dell'esecutivo di un tetto massimo di spesa. Sarà inoltre condiviso con la cittadinanza il percorso di ideazione, mentre l’iter seguirà una modalità di partecipazione democratica ed allargata ai referenti politici che sostengono la coalizione.

 

Il Consiglio Comunale deve tornare ad essere la casa dei cittadini responsabili: per questo il Consiglio Comunale deve poter entrare nelle case dei Rivani, anche in streaming. Saranno aggiornati e adeguati lo Statuto e i regolamenti ridefinendo le Commissioni di nomina consiliare, al fine di ottenere una maggiore partecipazione alla gestione pubblica e contenere i costi della politica. Il tutto passa dal coinvolgimento delle commissioni consiliari sui grandi temi della città; dall’assegnazione di deleghe consiliari a progetto o a tema; dal confronto con il Consiglio sui piani e progetti urbanistici e dei lavori pubblici di impegno finanziario superiore al milione di euro.

 

Occorre che i Consiglieri Comunali, oggi ridotti di numero a 21, comunichino di più con la Città e la città deve tornare a riconoscersi e a sentirsi rappresentata. Occorre aprire i percorsi di scelta, di certe scelte importanti a tutti con consultazioni pubbliche e con la maggior trasparenza possibile: saranno utilizzati strumenti di partecipazione ai risultati dell'amministrazione comunale, quali il bilancio sociale, il bilancio partecipato, il bilancio di genere. Occorre tenere informati i cittadini dell’attività degli enti pubblici e dei servizi offerti.

 

Si vuole consolidare l'URP (Ufficio Relazioni con il Pubblico) quale porta aperta del Municipio nei confronti dei cittadini, definire e diffondere guide e carte dei servizi per i vari ambiti economici, sociali, culturali, ambientali e promozionali. Potranno essere ridefiniti gli orari degli uffici comunali al fine di permettere ai cittadini un facile accesso ai servizi.

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