RIVA SVILUPPO
Le nuove tecnologie e l’ambiente possono essere senza dubbio chiavi efficaci per leggere ed immaginare il futuro di Riva del Garda. Chi si pone l’ambizione di far ripartire la città non può esimersi dal sondare tutte le possibilità per far sì che questa sia una terra florida e ricca di opportunità . La crisi ci ha rubato posti di lavoro? Bene, dobbiamo riprenderceli ora! Creare lavoro, oggi è più facile che cercarlo.
Avere la presunzione della ricetta magica, non è serio. Avere però delle idee, invece è saggio. Per questo occorre condividere le idee negli Stati generali del Lavoro della Comunità dell'Alto Garda e Ledro, collaborando con gli altri Comuni, coinvolgendo le categorie economiche, le associazioni delle professioni e dei lavoratori, i soggetti dell'impresa e delle aziende, per raggiungere l'obiettivo di generare una ricerca, una riflessione e un programma d'interventi di sviluppo del lavoro e dell'economia nella nostra zona.
Sulla base del programma degli Stati generali, per quanto riguarda il Comune di Riva, si rivisiteranno, secondo un progetto a scadenze, i comparti urbanistici, economici e socio-culturali a disposizione delle scelte della amministrazione, con attenzione alle politiche di genere e le pari opportunità anche nel mondo del lavoro. Quello che si immagina è un tavolo di confronto almeno semestrale, a livello di vallata, con i soggetti rappresentanti delle imprese e delle ditte. L’obiettivo è verificare l'evolvere della situazione occupazionale, il modificarsi del panorama nazionale e internazionale, i movimenti di localizzazione delle imprese, lo sviluppo dei processi produttivi, per impostare azioni coordinate con le politiche provinciali del lavoro e dell'occupazione.
Pensare, ad esempio, che il turismo di Riva del Garda così come lo conosciamo non possa più bastare, non è una bestemmia. Occorre realizzare, in stretta collaborazione con le istituzioni pubbliche (ma anche con le società di scopo come Ingarda e Lido) e dell’ambito altogardesano, un progetto di sviluppo turistico, legato al territorio, alla vacanza attiva, alla pratica sportiva, al benessere, relax, salute, a cultura ed enogastronomia. Tale progetto va impostato sulla valorizzazione delle risorse ambientali uniche ed originali della nostra zona e dovrà essere coordinato con la politica urbanistica della Comunità di Valle, per calibrare la localizzazione di strutture e di servizi quali: piscina sovracomunale, centro velico, centro ippico, palazzetto dello sport, golf, parco fluviale, da condividere in scelte politiche di territorio. Pensando che occorra sempre più aprire le porte al mondo rendendoci più ospitali, dotati delle infrastrutture necessarie è un obbligo: dobbiamo pianificare e cercare di finanziare (anche con l’aiuto di privati) strutture utili e della dimensione giusta. Il tempo delle opere faraoniche è finito: meglio poco, ma utile e redditizio!
Ragionare sul comparto industriale e artigianale, sapendo che quello che c’è oggi, per il domani non può esserci garantito: che fine farà la Cartiera, ad esempio? Ora non lo sappiamo, ma fin da oggi dobbiamo essere pronti ad ogni evenienza, anche le più drammatiche sapendo che dobbiamo fin da oggi creare nuovi posti di lavoro per assorbire il colpo. Dobbiamo ragionare oggi su quello che deve essere lo sviluppo dei prossimi 30 anni della nostra città . Dobbiamo puntare su industria innovativa, su un distretto agroalimentare, sulle tecnologie informatiche e sull’economia green (nel senso di compatibile con l’ambiente). In confronto continuo con le associazioni delle categorie economiche in materia di promozione della politica della sicurezza e salute sui posti di lavoro.
Va sostenuta la conversione all'agricoltura biologica promuovendo il consumo dei prodotti biologici nelle strutture pubbliche e ricettive, e promossa la realizzazione di mercatini dei prodotti biologici locali e incoraggiato il loro utilizzo nelle mense scolastiche, aziendali, case di cure e soggiorno, ecc. Si può pensare a una denominazione di origine comunale (DECO) che identifichi il prodotto con il territorio, sostenendo la filosofia del Parco agricolo: promozione del territorio attraverso la promozione dei prodotti del territorio. Il comparto dell’olivicoltura è un settore dell’agricoltura di estremo interesse, con evidenti ricadute in campo ambientale e turistico, su cui s’intende puntare nel futuro.
Va confermato l'indirizzo di considerare il centro storico di Riva del Garda un vero e proprio centro commerciale aperto, attivando programmi e progetti che mirino a riqualificare l'offerta, facendolo diventare punto di riferimento e immagine di tutta la collettività . E per fare questo è arrivato il momento di consolidare, riqualificare la logistica e di riorganizzare la funzione delle grandi aree commerciali esterne al centro storico, innescando il percorso normativo per una moratoria dei centri commerciali in stretta sinergia con gli altri Comuni e in ossequio a quanto stabilito dalla Comunità in sede di pianificazione territoriale.

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