Matteo Calzà
- rivatiamo
- 9 set 2015
- Tempo di lettura: 4 min

Intervista a Matteo "Meteo" Calzà.
Lei per passione e per lavoro si occupa di meteorologia. Come definirebbe il clima dalle nostre parti? La Busa ha un clima piacevole e variegato durante l'anno; e sotto l'aspetto meteo-climatico è anche molto interessante da osservare, studiare ed ovviamente prevedere :-) Siamo ancora l'isola mediterranea in mezzo alle Alpi? Diciamo subito che la frase “isola mediterranea in mezzo alle Alpi” è un po' una forzatura nata ai tempi del Kurort austroungarico , quando si cercava di cogliere ogni occasione, magari esagerandola, per cercare di pubblicizzare la zona ed attirare i turisti, in particolare nel periodo invernale quando i nobili viennesi e tirolesi “scappavano” nelle zone meno fredde dell'Impero. Nell'area del Garda e della Busa, rispetto alle zone circostanti, il bacino lacustre attenua sicuramente gli estremi di caldo e di freddo, ma queste differenze sono comunque piuttosto relative e non sempre davvero così forti come si narrava una volta. Il “vero” clima mediterraneo lo si riscontra solo da Ancona o dalla costa ligure/toscana in giù. Nel prossimo futuro i cambiamenti climatici potrebbero avere delle influenze sulle nostre tipicità, come l'olivo? Il lago ne risentirà? Il cambiamento del clima negli ultimi 20-30 anni si può già notare anche nell'alto Garda da diverse cose: ad esempio dall'acclimatamento recente di alcune piante che sino agli anni '80 si era provato a piantare senza successo per via di periodici inverni freddi, come ad esempio le palme Phoenix (per intenderci quella presso la fontana della sirenetta), oppure dal calo della nevosità a Riva, che viaggiava sui 32 cm all'anno fino al 1980 per poi letteralmente dimezzarsi a 15-17 cm in questi ultimi 30 anni. Per le piante d'olivo, questo riscaldamento è chiaramente un relativo “bene”, ed ha permesso di piantare alcuni esemplari anche in zone fino a qualche anno fa quasi impensabili (penso a Pranzo o ad alcune aree di campagna nel mezzo della Busa) , oltre che a far calare il rischio di periodiche gelate intense e pericolose (1985, ma anche 1963, 1956, 1945, o 1929). L'altra faccia della medaglia è che inverni sempre meno freddi e più umidi favoriscono ad esempio il proliferare della dannosa Mosca dell'Olivo. Gli effetti del cambiamento sul lago in sé, invece, non sono facili da inquadrare e sono più “lenti” nel palesarsi. Conoscendo la sua sensibilità. Il detto popolare recita: "El temp e i siori i fa quel che i vol lori" Lei concorda? Sia per i cambiamenti climatici che per i cambiamenti sociali non possiamo farci niente? I cambiamenti climatici sono una bella gatta da pelare: io non sono così “integralista” come altri sul tema del riscaldamento globale, nel senso che sicuramente c'è anche lo zampino dell'uomo in queste oscillazioni climatiche, ma in buona parte sono cambiamenti dovuti a cause naturali, tantè che cambiamenti simili si sono avuti anche in tempi “non sospetti”, come nel Medioevo; chiaramente questo non vuol assolutamente dire che siamo autorizzati ad inquinare, anzi … perchè in ogni caso andiamo a rovinare l'aria che respiriamo, il nostro ambiente, quello che mangiamo etc. Su questo per fortuna sono stati fatti innegabilmente dei miglioramenti negli ultimi 20-25 anni: guardiamo cosa esce ora dai tubi di scappamento delle auto e proviamo a ricordare cosa ne uscisse invece negli anni '90, oppure pensiamo al fatto che adesso le case sono per la maggior parte riscaldate con metano o con il teleriscaldamento, mentre fino agli anni '80/'90 venivano riscaldate prevalentemente con il gasolio. Quanto ai cambiamenti sociali, volenti o nolenti quelli sono sempre avvenuti e per i più svariati motivi; se pensiamo a certi usi e costumi di 50-100-200 anni fa, oggi sorridiamo. Certo è che alcune cose basilari non dovrebbero mai cambiare, come il rispetto per gli altri o la sincerità. Cosa consiglierebbe ai rivani in termini di comportamenti virtuosi per aiutare il nostro pianeta? Sicuramente di usare il meno possibile l'auto e magari di più la bicicletta, vista anche l'ormai ottima rete di ciclabili opportunamente realizzate negli ultimi anni. Ma suggerirei anche di non esagerare con le temperature nelle nostre case durante l'inverno, cosa che fra l'altro porta anche a danni per la salute (come l'eccesso nell'uso del climatizzatore d'estate, d'altro canto) ed un calo delle difese immunitarie contro raffreddori ed influenze. Per lei quali sono le priorità per Riva del Garda? Frenare il più possibile l'espansione edilizia e favorire invece le ristrutturazioni o al massimo concedere edificazioni poco impattanti come villette a schiera attorniate da giardini e verde. Altra tema che mi sta molto a cuore: negli ultimi 10-15 anni c'è stato un coscienzioso aumento delle alberature in città, e più alberi ci sono e meglio è, per tanti motivi. Quindi mi auguro si continui su questa strada e si curi il verde come merita. Last but not least: da amante di cinema e di musica, sarei felice se in futuro si riuscisse ad avere in zona un multisala di un certo livello (con sala 3D) e riavere almeno una discoteca; devo dire comunque che il cinema comprensoriale attualmente presente fa il suo, ed in mancanza di una alternativa privata è una piccola ma preziosa “manna dal cielo”. Non pochi rivani si lamentano che ci sono pochi eventi, locali etc: io penso che sicuramente si potrebbe fare ancora qualcosina di più, ma dall'altra consiglio a tutti di riscoprire magari le piccole cose fra amici … una serata in stube a farsi due risate … un bel film in compagnia … una partita a Risiko … ritrovarsi a fare musica …una gita domenicale sul Baldo ... Non sempre le cose devono venirci piazzate davanti al muso belle che pronte ! I nostri genitori e/o nonni si divertivano un mondo la domenica a salire (a piedi!) a San Pietro con due panini ed una chitarra … ricordiamocelo … Riva ti amo, perché… Perchè è Riva ! Non sarà certo il paradiso in Terra e non è esente da difetti, ma sfido chiunque a trovare molti posti migliori per vivere e lavorare …
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