Enio Meneghelli
- rivatiamo
- 27 set 2015
- Tempo di lettura: 4 min

Intervista ad Enio Meneghelli, vulcanico ex presidente di Ingarda e noto ristoratore
Secondo la sua esperienza e leggendo i dati degli ultimi anni, il turismo rivano è in salute?
Credo non esista un turismo rivano ma tanti prodotti turistici gardesani. Tra questi la quota rivana non eccelle per quantità (1,5 milioni di presenze annue su 21,5 milioni nell’intero Garda ) ma è eccellente per qualità, durata della stagione turistica e diversificazione della sua proposta turistica. Non a caso la performance degli ultimi vent’anni s’è ottenuta soprattutto grazie alla valorizzazione della vacanza attiva ( bike, free climbing, surf e vela ) che enfatizza il territorio e si può praticare tutto l’anno. Per questo ritengo l’economia turistica rivana ancora in salute anche se fortemente compromessa dalle continue alterazioni ambientali che le vengono inflitte da imprenditori locali con il tacito consenso di troppi amministratori. Se non si capisce che la tutela e la vivibilità del territorio sono requisiti indispensabili, molto velocemente perderemo appeal e quote di mercato.
Il Lago di Garda in Trentino è considerato meno del lago di Tovel. Dovremmo armarci di colorante oppure va migliorata la nostra promozione?
Per la verità a Trento anche i gardesani sono considerati molto meno degli abitanti di altre vallate trentine. Ritengo comunque che questo sia un problema assai grave non solo per il turismo ma per tutte le attività economiche del Basso Sarca. La verità è che non siamo rappresentati nella stanza dei bottoni, dunque non contiamo. Turisticamente invece è tutt’altra storia. Non v’è paragone infatti tra la notorietà e la capacità attrattiva del Garda rispetto al Trentino. All’estero è sempre stato il Trentino ad andare al traino del Garda e mai viceversa. A molti trentini con la puzza sotto il naso questo da fastidio ma così è ancor’oggi ! Promuovere Riva in Trentino sarebbe la cosa più demenziale da fare, bisogna invece insistere per un Garda unico, che , particolarmente all’estero, si presenti come regione turistica unitaria, in grado di competere alla pari con le altre grandi destinazioni europee ( Canarie, Baleari, Mar Rosso, ecc ).Per quanto riguarda il colore dell’acqua sarà opportuno vigilare che rimanga trasparente, non vorrei diventasse rossa per scarichi sfuggiti a qualche opificio !
Sul lago non si va con i motori, però abbiamo code e code di macchine che costeggiano le rive. Non è un controsenso?
La mobilità gardesana è un grande tema. Convengo che ha poco senso vietare la navigazione privata a motore sul lago e non ricercare forme di mobilità alternativa all’assedio quotidiano di migliaia di automobili e camion sulle sue sponde. Questo argomento fu già oggetto di riflessione in passato ed anche recentemente ATV ( società di trasporto pubblico del veronese ) ha tenuto un convegno sul tema nel basso lago. Un primo passo potrebbe essere un’azione interregionale di subentro nell’attuale società governativa di navigazione pubblica ( Navigarda ). Adeguando i mezzi potrebbe essere una prima efficace risposta agli intasamenti delle gardesane. Sul collegamento con l’asta dell’Adige credo non serva sottolineare la necessità di adeguarlo immediatamente, ma pare che anche questo progetto sia destinato a rimanere irrisolto ancora a lungo.
Lei punterebbe di più sui ritiri estivi di squadre sportive blasonate oppure investirebbe maggiormente per le animazioni nostrane?
Per quanto riguarda le azioni promozionali concernenti l’utilizzo di squadre calcistiche quali testimonial di località turistiche, ritengo tali investimenti straordinariamente efficaci per le località turistiche montane del Trentino che hanno una maggioranza di clientela italiana. Per quanto riguarda Riva tale efficacia è inesistente per le squadre italiane mentre è stata assai efficace la presenza del Bayern Muenchen per rinfrescare la memoria di molti tifosi bavaresi sulla nostra città. Progetto comunque a termine. Chiuso e da non riaprire. Sulla valorizzazione dei localismi non credo, anche perche non esistono. Altra cosa è sostenere peculiarità uniche del territorio ( surf, vela, bike, free climbing in primis ) con la frequentazione di campioni noti a livello internazionale, meglio se stranieri.
Il suo spirito gogliardico è conosciuto. Affrontare la vita con un sorriso aiuta? Anche negli affari?
Ho sempre avuto un carattere goliardico ma, a detta di molti, anche scomodo. Devo dire, a mia scusante, che spesso mi trovo ad essere provocato da emeriti imbecilli e, non potendo insultarli, come fortemente vorrei, ricorro alla battuta per sopravvivere. Sul lavoro la capacità di ridersi addosso mi ha aiutato molto, specialmente dopo aver subito 12 anni fa un’infarto da stress. Dovevo trovare un modo di abbattere la tensione ed ho imparato a farlo grazie all’aiuto psicologico ricevuto. Peraltro il sens of humor è una caratteristica assai apprezzata nel mondo anglosassone e ne ho avuto riprova lo scorso mese con il Presidente d’Irlanda Higgins e la First Lady. Con loro era frequente lo scambio di battute. Se le stesse battute le avessi fatte a Trento probabilmente dovevo spiegarne il senso ! In conclusione sono assolutamente convinto che un sorriso non costa nulla a chi lo dona ma è assai apprezzato da chi lo riceve. Anche negli affari un sorriso apre infatti molte più porte dell’arroganza. Ergo, continuerò ad essere goliardico.
Per lei quali sono le priorità per Riva del Garda?
A mio parere le priorità per Riva del Garda sono quattro:
1) continuare ad essere la città di porto che ospita, integra e fa convivere razze, culture e persone di estrazioni diverse all’insegna della tolleranza e del rispetto reciproco;
2) mantenere l’attuale struttura economica mista: industria, turismo, commercio, artigianato, agricoltura. Ci ha aiutato a crescere fino ad oggi, evitando la monocultura turistica, garantendo lavoro annuale a moltissime famiglie, consentendo il mantenimento della nostre tradizioni ed abitudini.
3) tutelare più e meglio il proprio territorio. Alcune parti dello stesso sono già oggi gravemente compromesse per gli egoismi dei soliti speculatori. La non attuazione del Parco Agricolo è stato un errore madornale.
4) incentivare ogni opportunità di lavoro per i giovani anche mutuando percorsi oggi praticati con successo all’estero. Se sapremo valorizzare i nostri giovani ne traeremo beneficio tutti.
Riva ti amo, perchè...
Perchè sì!
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