Alessandro Mantovani
- rivatiamo
- 18 set 2015
- Tempo di lettura: 2 min

Intervista ad Alessandro Mantovani, un rivano americano
Lei da qualche anno vive all'estero. Perché gli Stati Uniti? Vivo a Chicago da 10 anni. Gli Stati Uniti per provare un altra esperienza all'estero dopo l'esperienza in Spagna (Erasmus) e la prima lavorativa in Inghilterra. Sono stato fortunato ad avere uno zio con una filiale Americana che si e' prodigato a distribuire il mio curriculum negli States. Al tempo vi era uno spedizioniere italiano che cercava italiani da piazzare negli uffici americani ed ecco qua' come tutto e' incominciato. Perché Chicago? Inizialmente sarei dovuto andare a Miami ma a circa due mesi dalla partenza, dopo un training di circa un anno in Italia mi hanno comunicato che avevano bisogno a Chicago. Ho messo via il costume e ho tirato fuori il piumino :-)
Anche Chicago, come Riva, è sulle rive di un lago. Ovviamente ci sono delle differenze? Tutte due suggestive ed affascinanti. La differenza principale e' che d'inverno Lake Michigan si ghiaccia il Lago di Garda no.
Consiglierebbe ad un giovane Rivano di trasferirsi negli States? Perche' no?! Ma deve essere armato di volonta' di lavorare. Qua' non si stacca un secondo! L'ultima volta che è tornato a Riva cosa l'ha colpita piacevolmente? Riva e' sempre Riva. Quando torno a Riva penso sempre a rilassarmi e cercare di passare + tempo possibile con famiglia e amici. Direi che non c'e' qualcosa che mi ha colpito piacevolmente.... E cosa invece l'ha proprio disgustata? Beh direi che impiegare un due ore da Verona a Riva appena sceso da un volo intercontinentale non e' stato piacevole...ma sarei ripetitivo. Come sono ripetitivo quando denuncio che Riva e' turisticamente morta. Turismo di basso livello....hanno ucciso i commercianti. Albergatori contenti...contenti tutti. Per lei quali sono le priorità per Riva del Garda? Rilanciare il turismo che porta soldi...
Riva ti amo, perché…
....perche' mi hai dato tanto.
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